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Capodanno all’Hotel Corallo

27/01/2020

Ciao amici, e ben trovati!

eccomi qui tra voi a raccontarvi come ho trascorso Capodanno.

A Capodanno sono stata a Rimini, ho soggiornato all’Hotel Corallo, situato proprio nell’entroterra riminese: questo hotel è una struttura a 3 piani, aperto in inverno e in estate, attrezzato per i disabili e, per la mia gioia, finalmente, anche pet-friendly: insomma, ho trovato in questo albergo due caratteristiche per me davvero importanti.

Ho soggiornato al Corallo per Capodanno, dal 30 dicembre al 3 gennaio, e devo dire che mi sono trovata davvero molto bene: io avevo la camera per disabili, con un bagno accessibilissimo e molto comodo.

Se avete la carrozzina elettrica non potete salire fino in camera perché l’ascensore non è abbastanza ampio: io, ovviamente, l’ho portata perché così posso essere indipendente e il personale dell’hotel, molto gentilmente, sapendo che non avrei potuto portarla in camera, me l’ha fatta lasciare in uno stanzino al pian terreno.

L’ascensore non arriva neanche alla sala da pranzo, ma il problema si risolve con la presenza di un montascale, attraverso il quale si possono salire i 4 gradini che dividono la sala da pranzo dalla Hall.

Il personale della reception è stato disponibilissimo e sempre pronto: era sufficiente che mia mamma si affacciasse al bancone e loro subito venivano ad aiutarmi.

Il cenone di Capodanno è stato molto piacevole: c’era buona musica e allegria. Abbiamo potuto tenere Tiffany sotto al tavolo durante la cena, ma poi per lei iniziava a diventare troppo stressante stare lì con la confusione e la musica, allora l’abbiamo portata in camera dove è stata più tranquilla, mentre noi, ogni tanto, andavamo a controllarla.

Questo è stato un Capodanno davvero piacevole: devo dire che Rimini è molto più accessibile di Riccione e il Lungomare è davvero lunghissimo e pianeggiante.
Il tempo è stato dalla nostra: molto freddo ma nel complesso bello.
Felice di aver trovato un altro hotel attrezzato per disabili e pet friendly e chissà che quest’estate non ci ritorni.

Per ora è tutto… grazie a voi che continuate a leggermi!!!
Tornerò presto!!!

Un abbraccio.

Sole mare e… venditori ambulanti.

27/07/2019

Ciao a tutti, come procedono le vacanze? Siete già partiti o siete di ritorno? Io sono ancora al mare che amo follemente.
Mi piacciono tantissimo l’odore della salsedine, la sabbia, il rumore delle onde che corrono ad abbracciare la sabbia per poi tornare indietro …


Ma non voglio parlarvi di questo bensì di tutte quelle persone che girano per la spiaggia che vendono bigiotteria, asciugamani,occhiali da sole,cappelli e tant’altro in poche parole dei venditori ambulanti.
Chi sono? Da dove vengono?E perché continuano ad aggirarsi tra i bagnanti sulle spiagge delle varie regioni (dirimpettai delle costiere, delle scogliere e degli stabilimenti balneari! cosa intendi?!)
Senza di loro non sembra di stare al mare, o meglio non è la stessa cosa, soprattutto quando non c’è nessuno a rimettere in circolo il braccialetto colorato ( i classici braccialetti portafortuna) oppure se non ci sono i massaggiatori sulla spiaggia o chi fa i tatuaggi ( gli ambulanti vendono di tutto, dal corredo ai teli mare , ma se chi di competenza coglie in flagranza chi acquista o chi vende può punire i soggetti con multe salate).
Il punto è che, mentre noi parliamo e ci raccontiamo in spiaggia, esiste chi deve fare a botte con il destino amaro, tanto che una delle soluzioni è vendere la merce in spiaggia.

Io penso che se uno non vuole comprare non compra però non bisogna maltrattati o prenderli in giro perché non sappiamo nulla la loro vita: mi vengono in mente ad esempio quelle donne o uomini che mettono in testa o si caricano sulle braccia o sulla schiena la merce per vendere a 4 soldi braccialetti ecc. A me fanno tanta tenerezza e voi direte “Hanno solo da andare a trovarsi un lavoro onesto”
Ok può essere anche vero ma credetemi che molte volte non è facile che trovino un lavoro sia magari perché non hanno l’esperienza oppure l’hanno ma il problema é la loro nazionalità,oppure l’età non è facile.

Tralasciando questo, io penso che se uno compra da loro deve rispettarli perché sono persone umane non dimentichiamolo mai. Potete essere anche razzisti e non volerli ma basta rispondere “No grazie” e lasciarli continuare la loro corsa che non fa del male a nessuno..

Girando un po’ per i vari siti ho trovato queste mini risposte di persone che dicono cosa ne pensano:
“Per me la tortura non sono loro. Sono gli ambulanti che occupano strade e sporcano tutto, soprattutto italiani-dice Walter- e sulle spiagge sono educatissimi ed eleganti”. Domenico , David, Enrico parlano di un fenomeno di sfruttamento di vasta entità, e si augurano che la vendita irregolare di merce sia regolarizzata e resa tracciabile, al fine di evitare la diffusione di merce contraffatta.

Comprendere il fenomeno è la via secondo Francesco «considerato che è un fenomeno da osservare da vicino». Anche Angela si esprime con termini solidali nei confronti degli ambulanti: “Penso che non danno fastidio a nessuno, e se dessero a tutti la possibilità per lavorare sarebbe diverso. Andrebbe regolarizzato forse”, dello stesso parere è Vincenza che afferma: “ Non danno fastidio a nessuno, voglio vedere se gli italiani facessero ciò”, mentre Eugenio racconta come la questione degli ambulanti sia vecchia e che non costituiscono un problema per lui; difatti dietro questi venditori ambulanti ci sono vite e anche racconti che, come un fiume diventano un corso d’acqua in piena, sebbene il ruolo del destinatario finale cessa di esistere. Dopo le polemiche sugli sbarchi dei migranti, ci ritroviamo immersi in un clima di paura e di diffidenza verso l’altro che arriva, che si incammina verso di noi, anziché comprendere, riflettere e trovare una soluzione per arginare l’abusivismo, perciò il monito è quello di creare una relazione tra il lavoro tracciabile e le fonti di guadagno che ne derivano, come sostengono molti bagnanti.

Il commercio andrebbe regolarizzato, bisognerebbe comprendere sempre di più l’entità del fenomeno, le sue origini e la sua diffusione.

Questo è ciò che penso io infatti tutte le estati compro qualcosa per aiutarli a guadagnarsi da vivere. E voi cosa ne pensate a riguardo? Siete contro questo fenomeno o anche voi li rispettate e rispondete con un semplice “No grazie”? Fatemi sapere la vostra opinione sono molto curiosa
Buone vacanze a tutti.

  • Parlo Della Normalità Nella Diversità.
  • Vi Racconto Le Mie Avventure Con Tiffany.
  • Vi Racconto Le Mie Passioni Come La Fotografia e La Grafica.

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